Cataratta: quando è il momento di intervenire

Dr. Luca Muscolino • 4 min

La cataratta è una patologia oculare molto comune, soprattutto dopo i 60 anni, e consiste nella progressiva opacizzazione del cristallino, la lente naturale dell’occhio che consente di mettere a fuoco le immagini.
Con il passare del tempo, il cristallino perde la sua trasparenza e la visione diventa via via più offuscata, fino a compromettere le normali attività quotidiane.


Come riconoscere i sintomi

Nelle fasi iniziali la cataratta può svilupparsi lentamente e senza sintomi evidenti. Con il tempo, però, possono comparire segnali caratteristici come:

  • visione annebbiata o offuscata;
  • difficoltà nella lettura o nella guida, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione;
  • aumento della sensibilità alla luce;
  • percezione dei colori alterata o meno vivida.

Perché la visita oculistica è fondamentale

La diagnosi precoce è essenziale per valutare la presenza e il grado di evoluzione della cataratta, ma anche per monitorare la salute generale dell’occhio.
Durante la visita, lo specialista effettua una serie di esami mirati come la valutazione del cristallino, la misurazione della vista e della pressione intraoculare che consentono di definire un quadro completo della situazione visiva del paziente.

Quando la cataratta risulta significativa, l’oculista darà indicazione all’intervento di sostituzione e rimozione del cristallino e potrà indicare la lente oculare (IOL) più idonea per l’esigenza del paziente.
Sapere quando è il momento giusto per intervenire permette di preservare la qualità visiva e prevenire peggioramenti evitabili.

Effettuare controlli regolari, soprattutto dopo i 60 anni, è il modo migliore per mantenere la vista in salute e agire per tempo.

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