La spalla: problemi comuni e come affrontarli
Dr. Giuseppe Niccoli •
6 min
La spalla è un complesso di più articolazioni con ampi gradi di movimento in diverse direzioni. Questa grande libertà di movimento, però, la rende anche particolarmente esposta a traumi e patologie. A differenza delle altre articolazioni che lavorano in compressione, la spalla lavora in trazione.
Come ortopedico, vorrei condividere alcune informazioni utili per comprendere meglio i disturbi più frequenti della spalla, le strategie terapeutiche e i casi in cui può essere indicato ricorrere ad esami diagnostici come radiografia (RX) o risonanza magnetica (RM).
I principali problemi della spalla
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Tendinopatia e lesioni della cuffia dei rotatori
La cuffia dei rotatori è un gruppo di tendini e muscoli che stabilizzano e muovono la spalla. Con il tempo, o a causa di movimenti ripetuti lavorativi e sportivi, questi tendini possono infiammarsi (tendinopatia) o lesionarsi. I sintomi tipici sono dolore durante i movimenti, soprattutto sopra la testa, e riduzione della forza, ma anche dolore notturno.
La Tendinopatia calcifica è un'infiammazione dei tendini della cuffia dei rotatori causata da depositi di sali di calcio. La formazione di queste calcificazioni può essere una risposta riparativa a microlesioni o causate da problemi endocrinologici e metabolici. Il sesso femminile squilibri ormonali, diabete, problemi tiroidei e alterazione del peso possono essere fattori di rischio.
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Sindrome da Conflitto subacromiale (impingement)
È una causa meccanica di tendinopatia della cuffia dei rotatori da attrito contro l’acromion, provocando dolore soprattutto durante i movimenti di sollevamento del braccio e a distanza può causare lesioni tendinee.
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Artrosi della spalla
Con l’età, con l'usura per il tipo di attività lavorativa o sportiva, per esiti di fratture, lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori o lesioni dei legamenti che rendono la spalla instabile, la cartilagine articolare tende a consumarsi, causando rigidità, dolore cronico ed impotenza funzionale.
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Lussazioni e instabilità
Nei soggetti giovani e sportivi, una caduta o un trauma possono provocare la lussazione della spalla, cioè la fuoriuscita della testa dell’omero dalla sua sede naturale, la glena scapolare. Dopo un primo episodio, non è raro che si sviluppi una certa instabilità con rischio di recidive.
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Rigidità e capsulite adesiva (“spalla congelata”)
In alcuni casi, per motivi non sempre chiari (problemi infiammatori, metabolici, eccessiva immobilizzazione) la capsula articolare si infiamma e si retrae formando aderenze che limitano fortemente i movimenti e causano dolore persistente.
Le pratiche per risolverli
Il trattamento varia in base alla patologia e alla sua gravità:
- Terapia conservativa: il primo obiettivo e ridurre o eliminare il dolore per permettere il movimento ed evitare l'insorgere della rigidità. Pertanto si inizia con assunzione di farmaci antinfiammatori e riposo da pesi, sforzi e movimenti ripetitivi. Successivamente si passa alla riabilitazione fisioterapia, la vera cura conservativa per evitare che il problema diventi ricorrente. Le infiltrazioni di cortisone rappresentano un trattamento per ridurre il dolore quando gli antiinfiammatori non sono efficaci. Le infiltrazioni con acido ialuronico sono un ulteriore trattamento antinfiammatorio, di lubrificazione dell'articolazione in caso di artrosi, un tentativo per promuovere la guarigione di lesioni parziali del tendini della cuffia dei rotatori.
Per ultimo, le infiltrazioni di PRP, un concentrato di fattori di crescita prelevati dal sangue del paziente, possono essere proposte a scopo antidolorifico e di riparazione di lesioni tendinee, soprattutto in giovani sportivi.
- Riabilitazione: esercizi specifici migliorano la mobilità, rinforzano la muscolatura e riducono il dolore. La ripetizione a periodi serve a mantenere il tono muscolare che inevitabilmente con l'età si riduce per evitare la ricorrenza dei problemi, proprio come se fosse una ‘preparazione atletica’ alle attività quotidiane e lavorative.
- Chirurgia: in caso di lesioni tendinee gravi e instabilità recidivante, soprattutto in pazienti giovani e attivi, può essere necessario un intervento chirurgico di riparazione in artroscopia di spalla.
Invece in caso di invalidità dovuta all’artrosi avanzata, può essere necessario un intervento chirurgico di impianto protesi, cioè la sostituzione della spalla con delle parti in metallo.
Quando fare RX e quando RM?
- Radiografia (RX): è il primo esame da eseguire in caso di trauma o dolore persistente. Serve a valutare le ossa, verificare fratture, calcificazioni o segni di artrosi. La radiografia di una spalla che fa male e’ l'esame di primo livello da mostrare durante la prima visita ortopedica.
- Risonanza Magnetica (RM): è indicata quando si sospettano lesioni ai tendini, ai legamenti o alla cartilagine, che non sono visibili alla radiografia . È particolarmente utile nelle sospette lesioni della cuffia dei rotatori o nei casi di instabilità articolare.
In generale, si parte sempre dall’esame clinico e dalla radiografia; la risonanza si richiede quando serve un approfondimento più dettagliato sui tessuti molli.
Prendersi cura della spalla significa ascoltare i segnali che ci manda: dolore, rigidità o difficoltà nei movimenti non vanno trascurati. Un inquadramento ortopedico accurato permette di scegliere il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato, evitando complicazioni e migliorando la qualità della vita.