Quando un dente può essere salvato e quando non c'è più nulla da fare: il ruolo dell'odontoiatria conservativa ed endodonzia

Dr.ssa Francesca Carrara • 5 min

Nel mondo dell'odontoiatria, la conservazione dei denti è un obiettivo primario. Tuttavia, ci sono situazioni in cui un dente potrebbe essere così compromesso da richiedere l'estrazione. In questi casi, l'odontoiatria conservativa ed endodonzia giocano un ruolo cruciale nel determinare se il dente può essere salvato o se non c'è più nulla da fare.

L'importanza della conservazione dentale

I denti svolgono un ruolo essenziale nella nostra vita quotidiana, non solo nella masticazione, ma anche nell'aspetto estetico e nella fonetica. La perdita di un dente può influenzare significativamente la qualità della vita di una persona. Pertanto, preservare i denti naturali è un obiettivo chiave in odontoiatria.

Odontoiatria conservativa: il primo passo per il salvataggio del dente

L'odontoiatria conservativa si concentra sulla conservazione dei tessuti dentali naturali e sulla riparazione dei danni causati da carie, fratture o usura. Questa branca dell'odontoiatria offre una vasta gamma di trattamenti, inclusi otturazioni, curettage gengivali, ricostruzioni dentali e trattamenti per la sensibilità dentale.

Quando un paziente presenta un dente danneggiato, il primo passo è valutare se è possibile salvare la struttura dentale residua. Se la carie è stata individuata in fase precoce e non ha compromesso gravemente il dente, è probabile che possa essere trattata con successo attraverso una procedura conservativa come l'otturazione. Tuttavia, se la carie ha raggiunto la polpa dentale, può essere necessario un trattamento endodontico.

Endodonzia: il salvataggio del dente dall'interno

Quando la polpa dentale, il tessuto molle all'interno del dente che contiene nervi, vasi sanguigni e tessuto connettivo, è infiammata o infetta a causa di carie profonde o traumi, il dente può diventare dolorante e sensibile. In questi casi, l'endodonzia offre la possibilità di salvare il dente attraverso la pulizia e la disinfezione dei canali radicolari, seguita dalla loro sigillatura.

Il trattamento endodontico, comunemente noto come devitalizzazione o trattamento canalare, consente di rimuovere l'infezione e prevenire ulteriori danni al dente. Dopo il trattamento, il dente può essere riparato con una corona per ripristinarne la forma e la funzione.

Quando non c'è più nulla da fare: considerazioni sull'estrazione

Nonostante gli sforzi dell'odontoiatria conservativa ed endodontica, ci sono situazioni in cui un dente non può essere salvato. Questo può accadere quando la struttura del dente è così compromessa che non è possibile ripristinarla in modo efficace, o quando l'infezione è così diffusa da non rispondere al trattamento.

In questi casi, l'estrazione del dente potrebbe essere l'unica opzione rimanente per prevenire ulteriori complicazioni e ripristinare la salute orale del paziente. Tuttavia, l'estrazione di un dente non è mai la prima scelta e i dentisti faranno del loro meglio per salvare il dente prima di considerare questa opzione.

In conclusione, l'odontoiatria conservativa ed endodontica giocano un ruolo fondamentale nel salvataggio dei denti compromessi. Grazie a queste specialità, molti denti che altrimenti sarebbero stati persi possono essere preservati, consentendo ai pazienti di mantenere una bocca sana e funzionale. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai segni di problemi dentali e cercare tempestivamente l'assistenza di un professionista per massimizzare le possibilità di successo nel trattamento e nel salvataggio dei denti.

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