TUTTO CIÒ CHE C’È DA SAPERE SUL DRENAGGIO LINFATICO MANUALE

Dr.ssa Camilla Conti • 4 min

Il drenaggio linfatico manuale (o linfodrenaggio) è una tecnica manuale volta a drenare i liquidi in eccesso, favorendo il corretto flusso linfatico.

Campi di interesse:
Il linfodrenaggio trova applicazione in vari ambiti. In estetica principalmente per contrastare la cellulite e migliorare l’aspetto degli arti inferiori e addome. In medicina invece è indicato in caso di linfedema primario o secondario, edemi post-traumatici e post-chirurgici, ematomi, cicatrici e ulcere della pelle, ristagno di liquidi di varia natura.

Effetti:
I principali effetti del drenaggio linfatico manuale sono: Anti edematoso. L’edema è un accumulo di liquido localizzato più o meno morbido e può essere determinato da disturbi cardiaci (scompenso cardiaco), malattie circolatorie periferiche, del fegato (cirrosi epatica), dei reni, gastrointestinali, della tiroide, eventi traumatici (distorsioni, contusioni). Con questa tecnica di massaggio viene facilitato il flusso dei liquidi in eccesso e la loro conseguente eliminazione. Cicatriziale. Migliorando la circolazione linfatica in presenza di ferite o ulcere, il drenaggio manuale favorisce il processo di riparazione tissutale, eliminando le sostanze di scarto. Immunizzante. Il drenaggio manuale contribuisce ad aumentare le difese immunitarie aiutando a risolvere problemi legati a interventi chirurgici, ferite, infiammazioni. Rigenerante. In generale contribuisce a nutrire al meglio i tessuti ristabilendo l’equilibrio idrico nelle zone disidratate e agendo sulla microcircolazione. Rilassante. Grazie a movimenti molto lenti e ritmati, questa tecnica aiuta a ritrovare il benessere psicofisico, soprattutto in soggetti ansiosi e affaticati.

Controindicazioni:
Anche il linfodrenaggio presenta delle controindicazioni di trattamento, quali tumori maligni, insufficienza renale e cardiaca gravi, trombosi venosa profonda, infezioni generali o locali con stato infiammatorio.

Tecnica, durata e frequenza:
Il drenaggio linfatico manuale consiste in un massaggio dolce, lento e ritmico. In prima seduta il fisioterapista valuta le condizioni del paziente e le zone da trattare, poi procede con lo svuotamento delle principali stazioni linfonodali per poi andare mano a mano verso la periferia e convogliare la linfa nei linfonodi. La durata della seduta dipende dalla zona da trattare, indicativamente sono necessari dai 45 ai 60 minuti. La frequenza viene stabilita in base alla problematica, può andare dalla seduta quotidiana in caso di linfedema acuto grave, a 2 o 3 volte alla settimana in caso di linfedema più moderato, a 1 volta a settimana o anche più diradato in caso di mantenimento.

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